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Materia: Protezione dalle conseguenze della crisi
Gentili Signori e Signora
Come sapete, da un paio di giorni (sto scrivendo questi il 3 giugno 2022) c’è la preoccupazione per una grave crisi che sta scoppiando nel campo della sicurezza nutrizionale a livello mondiale, questo a causa di una serie di circostanze:
1) La guerra tra Russia e Ucraina, che ha quasi completamente interrotto la possibilità di importazione di grano, cereali e mais da lì, che è noto per costituire circa il 30-40 per cento delle scorte disponibili di queste colture in tutto il mondo, e dall’altro c’è invece un enorme potenziale di importazione di questi prodotti dalla Cina e dall’India, che oggigiorno è ben lungi dall’essere realizzabile, e questo è molto difficile da fare anche per ragioni politiche (paesi che sono stati vittime degli imperi occidentali in la storia ora non è disposta a collaborare, vedendo il mondo occidentale come responsabile della crisi, e tale è la situazione, e deve solo pagarne il prezzo.i tentativi di spiegare ai governanti di questi paesi che la crisi è internazionale e che alla fine tutti i residenti del mondo ne subiranno le conseguenze indipendentemente da chi sia la colpa: queste spiegazioni sono sorde e spesso la rabbia e il pensiero storici , seguito dal desiderio di vendicarsi delle ex potenze coloniali, che sono molto più importanti della sincera preoccupazione per la crisi globale in corso e inasprita che, alla fine, danneggerà anche loro).
2) Il ritorno della crisi COVID in Cina, i cui porti sono noti per svolgere un ruolo molto significativo nel commercio di moltissime materie prime nell’industria alimentare nel mondo. Sulla scia del ritorno della crisi e dei severi lockdown, c’è un danno significativo per la possibilità del trasporto marittimo e del commercio che provengono da lì, di funzionare correttamente, il che provoca una riduzione dell’offerta di molti prodotti.
3) Come sapete, negli ultimi mesi c’è stato un aumento significativo dei prezzi dei carburanti a livello mondiale, che fa aumentare i costi di trasporto e stoccaggio in refrigerazione, e ovviamente di conseguenza aumenta i prezzi dei prodotti, compresi i bisogni primari degli alimenti in il mondo.
4) Conseguenze interminabili e distruttive della crisi climatica: siccità, contrazione delle superfici vocate alla trasformazione o alla coltivazione agricola, drenaggio totale per quanto riguarda le precipitazioni: piogge molto abbondanti in brevi periodi di tempo che provocano vaste inondazioni e alluvioni, che, oltre a danneggiare la vita umana e la proprietà, danneggiano anche le aree agricole. D’altra parte, attraversiamo periodi di tempo molto lunghi, a volte molti anni, in cui non c’è la possibilità di sostenere molte colture per mancanza di precipitazioni e lunghi periodi di siccità.
Inoltre, la tendenza alla desertificazione e le ondate di caldo estremo provocano un impoverimento delle fonti d’acqua, che, ovviamente, rappresenta una seria minaccia per le grandi popolazioni, e rende anche molto difficile il sostentamento dell’agricoltura e dell’approvvigionamento alimentare in tutto il mondo .
5) E un motivo specifico israeliano: gli ingorghi nei porti, sia nel porto di Haifa che nel porto di Ashdod, che costringono gli importatori nello Stato di Israele ad assorbire l’eccesso di costo causato da compagnie di navigazione estere. Come sapete, questo problema non è stato risolto da molto tempo per ragioni politiche e problemi irrisolti nel campo dei rapporti di lavoro nello Stato di Israele.
Come è noto, il risultato di questa realtà sono aumenti dei prezzi, i cui principali soffrono sono, come sempre, le classi deboli che versano in crisi economica nei vari paesi.
In quanto persona disabile che vive di indennità e appartiene a queste categorie, vorrei chiedere: Esistono attualmente organizzazioni politiche e/o pubbliche, nello Stato di Israele o in altre parti del mondo, il cui obiettivo è provare e mitigare il danno a queste persone e aiutarle a sopravvivere? Ci sono informazioni a tua disposizione in merito?
Saluti,
Asaf Benyamini,
Costa Rica St. n. 115,
Ingresso A.- Appartamento 4,
Kiryat Menachem,
Gerusalemme,
Israele, codice postale: 9662592.
Numeri di telefono: Casa-972-2-6427757.
Cellulare-972-58-6784040.
Numero di fax–97277-2700076.
Signora B. 1) Il mio numero ID: 029547403
2) Le mie e-mail: [email protected]
3) Prendo atto che appartengo a una popolazione indebolita e vivo con un’indennità di invalidità dell’Istituto nazionale di previdenza. Quindi anch’io appartengo a una popolazione che certamente rischia di essere feritada una tale crisi nel modo più grave e duro.
4) Il mio sito web:/https://disability5.com
5) E ho un’ulteriore domanda: ci sono attualmente campi di ricerca scientifica e/o tecnologica che hanno il potenziale per portare soluzioni come questa o altre soluzioni? E se sì, in che misura vengono promosse e ricevono budget per la ricerca e lo sviluppo dai governi del mondo?
6) Di seguito sono riportati alcuni link ad articoli (in ebraico) che sono stati recentemente pubblicati sulla stampa israeliana sull’argomento:
https://www.israelhayom.co.il/business/article/8528423
https://www.calcalist.co.il/world_news/article/ryi9v2cvc
https://www.mako.co.il/nexter-magazine/bite_from_tomorrow/Article-4375d0721cd1d71026.htm
https://www.globes.co.il/news/article.aspx?did=1001400653
7) Prendo atto che sono una persona di lingua ebraica e la mia conoscenza delle lingue straniere è molto limitata. Fatta eccezione per l’inglese di livello medio-basso e il francese di livello molto basso, non ho ulteriori conoscenze in questo campo.
Sono stato aiutato da un’agenzia di traduzioni professionale a scrivere questo documento.
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